Venticinque anni fa, per i suoi cento anni di attività realizzò il “treno-esposizione” targato Opel che attraversò tutta l’Europa. Fermandosi per sei giorni, dal 2 al 7 Dicembre, alla Stazione Centrale di Bologna in occasione del Motor Show 1999.
14 vagoni lungo 280 metri Opel Millennium Express trasportava 42 specialissimi container nei quali con una futuristica esposizione affrontava attraverso informazioni, interazioni ed immagini il tema del passato, del presente e del futuro della Casa tedesca, dell’automobile e del mondo dei trasporti in genere.
Si trattava chiaramente di qualcosa di più di una pura e semplice esposizione itinerante dell’automobile e della tecnologia. Gli argomenti che collegavano fra loro quanto esposto sul treno erano rappresentati dalle principali tendenze della fine del XX Secolo: globalizzazione, informatica, mobilità, problematiche ambientali, sicurezza, innovazione e desiderio di individualità.
Opel Millennium Express affrontava inoltre le possibilità di sviluppo offerte dal futuro. I diversi argomenti erano proposti in modo non solo di spingere il pubblico a partecipare attivamente, ma anche di coinvolgerne i desideri ed i sogni per il futuro.
Il passato come base per il futuro successo
La sezione “Come cominciò il futuro” accompagnava i visitatori in un rapido viaggio nel tempo, mostrando loro come lo spirito pionieristico, il coraggio ed il desiderio d’innovazione avevano fatto dell’impresa della famiglia Opel una marca tedesca famosa in tutto il mondo. Il modulo voleva essere un “tunnel temporale” di metallo con un ponte trasparente illuminato dal basso, un simbolo della strada compiuta dalla Opel dalle sue origini. Su una serie di schermi il pubblico poteva osservare una sequenza ininterrotta di tutte le automobili che la Casa tedesca aveva prodotto dal 1899. Sei terminali video mostravano invece altre pietre miliari della lunga storia dell’azienda: gli inizi con le macchine da cucire e la produzione di biciclette, i primi anni di attività in campo automobilistico, i crescenti progressi compiuti per diventare il maggior costruttore europeo di automobili, le novità tecniche introdotte prima e dopo la guerra.
Lo spirito innovativo dei primi anni era simbolizzato in modo molto efficace dalla Opel RAK2 del 1928, l’automobile a razzo con cui Fritz von Opel stabilì un record mondiale di velocità ad oltre 230 km/h sul circuito tedesco dell’Avus, nei pressi di Berlino. La vettura era esposta, come altri quattro prototipi e veicoli speciali, all’interno di un container vetrato che era una delle tante novità tecniche di questo treno.
Il mondo Opel in breve
I moduli dell’Opel Millennium Express dedicati al futuro affrontavano invece le tendenze globali della fine del XX Secolo. Il modulo del “Mondo globale” metteva in risalto il fatto che Opel, a dispetto di qualsiasi tendenza, aveva associato da anni una concezione internazionale ad un carattere prettamente tedesco. Già nel 1870 Adam Opel esportava le sue macchine da cucire.
L’automobile come centro di comunicazione mobile
L’informatica è l’esempio delle tecnologie future. Il “Mondo digitale” gettava uno sguardo verso la tendenza dell’automobile moderna a diventare un centro di comunicazione mobile per affari ed attività ricreative. Nel futuro prossimo si prevedevano pratiche soluzioni come i comandi ad attivazione vocale, i collegamenti e-mail ed Internet, i servizi telematici interattivi, la ricerca automatica di un parcheggio oppure il comando a distanza degli elettrodomestici della propria casa che sarebbero entrati far parte della dotazione di un’automobile moderna.
Sull’Opel Millennium Express due futuristici modelli a grandezza naturale erano utilizzati per offrire un’immagine ravvicinata di quest’idea del futuro. Qui i visitatori potevano far funzionare diversi sistemi elettronici da terminali interattivi: guardare la televisione, provare un sistema di navigazione oppure spedire messaggi in posta elettronica a loro amici in tutte le parti del mondo.
fonte: media.stellantis.com