Classiche a portata di click: Opel Classic presenta nuovi percorsi tematici virtuali.
I modelli Opel sono emozionanti, efficienti, in gran parte già elettrificati, e nel contempo la casa automobilistica di Rüsselsheim è ben consapevole del ricco patrimonio a disposizione del brand.
Il nuovo frontale Opel Vizor, ispirato al frontale della leggendaria Opel Manta, ne è oggi la dimostrazione più evidente. Chi è interessato a saperne di più sui veicoli di oltre 160 anni di storia dell’azienda, tra cui ben 120 anni di tradizione automobilistica, può semplicemente andare online e fare click sull’ampia collezione di vetture classiche, Opel Classic, che è ora a portata di tutti. Questa serie di percorsi tematici sta diventando ancora più ampia. Ai percorsi virtuali a 360 gradi sono stati infatti aggiunti tre nuovi temi: “Concept e studi”, “Vetture granturismo” e “I favolosi anni ’60”.
“Da sempre, Opel coniuga innovazione e tradizione per sviluppare auto caratterizzate da tecnologie avanzate e, allo stesso tempo, capaci di suscitare emozioni. Con i tre nuovi percorsi virtuali, i visitatori possono ora immergersi ancora più a fondo nel mondo Opel. In questo modo, potranno conoscere molti fatti interessanti o addirittura alcuni ‘segreti’ ben custoditi su studi, auto sportive e auto d’epoca che sono diventate vere e proprie icone.” ha dichiarato Leif Rohwedder, Direttore di Opel Classic.
Prototipi, concept car e studi di design arricchiscono ogni collezione di auto d’epoca. In Opel, molti di questi veicoli contemporanei, per lo più unici, sono sopravvissuti. Tra questi vi sono i primi esemplari, come una replica accurata della Opel Kadett a due posti del 1938, sviluppata all’epoca con il nome in codice “Strolch”, e che può essere considerata l’antenata di tutti i modelli sportivi Kadett e Astra.
Anche la Opel Experimental GT è leggendaria: lo studio di questa auto sportiva provocò grande clamore all’IAA del 1965 e fu la prima concept car realizzata da un costruttore tedesco.
Anche il percorso virtuale “Vetture granturismo” susciterà emozioni e farà scorrere l’adrenalina nel sangue degli appassionati. Perché il patrimonio motoristico del marchio Opel è multiforme e ha una grande tradizione, già nel 1899, la prima vettura da corsa Opel apparve sulla griglia di partenza. Accanto alle vetture da rally, le vetture granturismo, allestite senza compromessi per ottenere le massime prestazioni, sono le più affascinanti. Leggende del mondo delle corse come la Opel Rekord C “Black Widow” o la Opel Kadett GSi 16V DTM, che hanno entusiasmato i fan sui circuiti a partire dal 1989, parlano da sole. Dal 2000 in poi, Opel ha partecipato al German Touring Car Masters con l’Opel Astra V8 Coupé appositamente sviluppata, conquistando immediatamente il secondo posto. Seguirono altre competizioni, come la leggendaria 24 ore del Nürburgring.
“I favolosi anni ’60” è un percorso che offre uno sguardo al passato un po’ più rilassato, ma altrettanto affascinante. Cromature scintillanti, pneumatici bianchi, grandi vetrature. Le vetture classiche di quest’epoca incarnano la bellezza senza tempo e la libertà personale. Le icone Opel del decennio di Woodstock, dello sbarco sulla Luna e della televisione a colori includono pezzi forti come la Opel Rekord P2 Coupé del 1962, soprannominata scherzosamente “Stivale da corsa” per il suo tetto corto e il posteriore lungo. Nel 1965, la classe di lusso Opel vide l’aggiunta di un nuovo modello, nella forma più elegante: La Opel Diplomat V8 Coupé, il veicolo più esclusivo della gamma di Rüsselsheim, fu prodotto dal carrozziere Karmann. La sua esclusività si riflette anche nei dati di produzione: Fino al 1967 ne furono realizzati solo 347 esemplari. La Opel Rekord B, presentata nello stesso anno, è altrettanto leggendaria: da un lato per il pionieristico motore “CIH”, dall’altro per uno dei suoi proprietari: Sepp Herberger, allenatore della squadra di calcio tedesca vincitrice della Coppa del Mondo del 1954, era un orgoglioso proprietario di questo modello Opel.
Fonte: medi.stellantis.com